mercoledì 13 maggio 2009

Flop di Cinzia Leone: breve esibizione, comicità zero

Si è rivelata una vera e propria delusione l’attesa performance teatrale di Cinzia Leone.
L’attrice romana è apparsa visibilmente stanca e affaticata, forse provata dalle tre settimane di cartellone, ma assolutamente non giustificata, soprattutto alla luce della rinnovata adesione di pubblico che ha gremito, sera dopo sera, il Teatro Vittoria di Roma.


L’attrice è entrata in scena dalle scale antistanti il palco, ha attraversato la platea, per poi fermarsi sulle scalette che salgono verso il sipario. Ha così inizio il suo monologo sul risparmio e la mania degli outlet, così diffusi in Italia, ma anche così ingannevoli. E immediatamente si assiste alla presentazione di Paola Cannatello, seduta in prima fila, che rappresenta una sorta di “gobbo vivente”, un bizzarro espediente esplicito il cui compito è di ricordare alla Leone l’atto da mettere in scena, qualora l’attrice si perda in improvvisazioni con il pubblico. Ciò favorisce indubbiamente il desiderio di creare uno spettacolo personalizzato per ogni serata, ma il richiamo continuo ad un aiuto esterno rappresenta un punto di demerito alla professionalità dell’artista e una mancanza di rispetto nei confronti del pubblico, il quale vorrebbe sempre ammirare un “attore-istrione”. In sostanza, la presenza di questo accorgimento vuole significare che lo spettacolo può lasciarsi andare ad una buona dose di improvvisazione, ma deve obbligatoriamente seguire un binario definito, un rigido canovaccio.




L’inizio si è dimostrato la parte più difficile per la Leone, ma soprattutto per il pubblico. Errori, equivoci, battute mal riuscite e confusione tra gli interventi fanno da corollario ad una gag finita in tragedia, dove la massima suspense degli spettatori in attesa della battuta finale cozza contro un’improvvisa interruzione dell’attrice che travisa il senso di un contributo musicale e perde il filo dell’esposizione. Da qui parte la richiesta al pubblico di fingere di aver dimenticato l’accaduto, per fare un rewind e sintonizzarsi all'attimo precedente all’errore: una pretesa che rende innaturale e artificioso l’atto scenico, facendo perdere all’esibizione la consueta forza persuasiva di comicità.
“Se continua così bisogna ridargli il prezzo del biglietto”, sentenzia la Leone alla fine del pezzo, rivolgendosi scherzosamente al produttore. Un’ironia dell’attrice che appare sarcastica e quasi derisoria.


The show must go on. Lo spettacolo continua, tra alti e bassi, seguendo un ritmo lento, attraverso piccoli episodi rappresentati con estrema bravura. Tuttavia la riflessione prende troppo spesso il sopravvento sulla risata, si susseguono gag simpatiche, ma sterili e poco incisive, di cui si può apprezzare la ricercatezza, ma non l’umorismo.

Certo, è da non dimenticare che Cinzia Leone è stata colpita da un ictus nel 1999, da cui però si è ripresa splendidamente, come afferma lei stessa, grazie all’immensa forza interiore.
Tuttavia, a causa di questo colpo, la parte sinistra del corpo è rimasta paralizzata: si nota in modo particolare nelle espressioni del viso e mentre cammina, in quanto zoppica visibilmente ed è quasi costretta a trascinare la gamba mancina. Nonostante tutto, si cimenta abitualmente in salti e balli, con ottimi risultati, segno che niente può fermare la voglia di vivere e la passione per il proprio lavoro.

L’esibizione, della durata 90 minuti scarsi (per un costo di 15,50 €, circa 0,20 €/cent al minuto!), si chiude con un sfottò sulla crisi, sui prezzi e sulle piccole stranezze della quotidianità: “a noi ce rode tanto tanto er culo”. Un grido sarcasticamente ripetuto dal pubblico in modo corale, affinché abbia un senso liberatorio e terapeutico.
Mai, come in questa occasione, tale affermazione può dirsi più vera ed appropriata.

“Outlet”: lo spettacolo scadente di una grande firma. Magari interessante, ma che tutti eviterebbero per l’elevato prezzo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

...mi trovo pienamente d'accordo con il tuo commento dello spettacolo teatrale al quale putroppo ho partecipato anch'io...è stata una delusione da parte di una grande attrice come Cinzia Leone...