giovedì 23 aprile 2009

"Romanzo Criminale": esportare il modello per raccontare l'Italia


Questa affermazione dello scrittore Giancarlo De Cataldo si dimostra capace di riassumere efficacemente la lezione-evento tenutasi mercoledì 22 aprile 2009 presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Oltre all'autore del libro Romanzo Criminale, hanno partecipato Leonardo Valenti, creatore e sceneggiatore della fiction "Romanzo criminale – La serie" e Claudio Santamaria, attore e interprete del film, che si è presentato davanti al microfono con la barba incolta, l'aria apparentemente svogliata e remissiva, vestendo l'incofondibile maglia dei "Pixies". Silvia Leonzi e Giovanni Ciofalo, docenti della cattedra di "Media e studi culturali" presso la Facoltà stessa, hanno moderato l'incontro, a cui hanno preso parte circa 200 ragazzi.

Si può affermare con sicurezza che Romanzo Criminale è un fenomeno culturale. Il libro, scritto da De Cataldo in 4 anni attraverso due laboriose stesure e pubblicato nel 2002 da Einaudi, si è reso protagonista di ben 22 ristampe, diventando un libro cult a Roma e in particolar modo tra i più giovani. Il film, prodotto nel 2005 con la regia di Michele Placido, ha sancito il record di 6 milioni € di incasso e il successivo dvd si è dimostrato il più venduto per oltre due anni. La serie televisiva, andata in onda su SkyCinema dal novembre 2008, ha raccolto un così grande successo di pubblico che è già in progetto, scrittura e realizzazione la seconda stagione. Le repliche saranno inoltre trasmesse su FoxCrime (canale 114 di Sky) a partire dal 27 marzo 2009.


Un piccolo estratto delle domande e delle risposte presentate all'evento, aiutano a fotografare più efficacemente il fenomeno in questione.

Giancarlo De Cataldo alla domanda "Come nasce Romanzo Criminale?" spiega che l’ispirazione deriva dalla lettura del romanzo “American Tabloid” di Ellroy, il quale descrive l’America attraverso il rilancio in chiave romanzata di alcuni avvenimenti tra i più drammatici e dolorosi della storia statunitense, ripercorrendo il periodo che va dall’omicidio di John Kennedy, fino a quello del fratello Robert Kennedy, passando per l’uccisione di Martin Luther King. L'idea è proprio questa: riproporre lo stesso modello anche in Italia, incentrando il racconto sugli anni del terrorismo e in particolare sull’avvenimento di Piazza Fontana. "I personaggi sono reali, ma modellati da me. Sono il grimaldello per entrare nella storia d’Italia".
Secondo lo scrittore, Romanzo Criminale non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza, verso un modo nuovo di raccontare la storia, vera e tragicamente reale, attraverso la finzione romanzata, affinchè sia resa conoscibile al grande pubblico.
Qui l'autore accenna a "Fortapàsc", film nelle sale da breve tempo, tuttavia snobbato da tutti e stroncato dalla critica, perché ritenuto troppo impegnato e sostanzialmente passato, già raccontato. Secondo De Cataldo le parole non sono mai abbastanza per raccontare appieno tutti i disastrosi attimi della storia d'Italia.

Leonardo Valenti, sceneggiatore della serie televisiva, ci aiuta a capire meglio il significato e la portata di tali affermazioni. "L’intento della serie è quello di rivolgersi ad un pubblico che non aveva letto il libro, né visto il film". L'obiettivo quindi è proprio quello di orientare il prodotto verso un pubblico nuovo, vergine riguardo specifici generi o contenuti, affinchè risalti la volontà di estendere l'orizzonte della platea in merito a fatti storici, spesso troppo inclini a finire nel dimenticatoio.
Perciò si è scelto di adottare la soluzione di 12 puntate da 50 minuti, anziché 6 episodi da 100 minuti. E' importante ricordare che la serie è stata progettata per essere mandata in onda da SkyCinema (e non da canali che abitualmente trasmettono serie tv, come Fox o FoxCrime). Le attese del pubblico erano quindi molto elevate, ma anche dubbiose circa l'ottimizzazione della serialità all'interno di un palinsesto che basa il suo successo sulla trasmissione di pellicole cinematografiche "finite". Un rischio da parte di Sky che si è tradotto in grandissimi risultati di share. Infatti lo sceneggiatore ne sottolinea la "popolarità", ponendo l’accento sul fenomeno che ha scatenato: le puntate divenivano immediatamente disponibili al download sul emule un minuto dopo la conclusione della messa in onda.

“Nella pellicola - continua Valenti - viene recuperato il contenuto sacrificato nel film per ragioni di tempo, ad esempio i personaggi di Ricotta, Trentadenari e il Sardo, utilizzando anche una chiave di commedia, risultata poi vincente”.
In conclusione racconta inoltre che in fase di progettazione è stata visionata tutta la filmografia esistente sull’argomento e ciò ha confermato l’assoluta novità di questo progetto. "Romanzo Criminale è a metà strada tra "Scarfare" e "Quei bravi ragazzi". Il Libanese è un po’ Scarface. E' sempre necessario mantenere la parte cialtronesca accanto a quella epica".
Passato e presente con Romanzo Criminale. Quale nuova storia delittuosa ci regaleranno la letteratura o il cinema nel prossimo futuro?

English abstract
Romanzo Criminale: export his pattern to tell Italy's history
The ispiration for the book, explains Giancarlo De Cataldo, comes from the novel "American Tabloid" of Ellroy, where the writer romanticize the murder of John and Robert Kennedy and Martin Luther King. The italian author poses same pattern again to tell tragic and dramatic events of Italian history. It borns a twelve-part series on Sky tv.

1 commento:

Ombretta ha detto...

sono partcolarmente colpita dalla fluidità descrittiva con la quale vengono raccontati eventi che hanno determinato la storia del nostro paese,in modo cosi personale. profondo e piacevole allo stesso tempo,lasciando spazio all'immaginario dei sentimenti evocati da tali eventi,e sottolineandone l'importanza come pietra miliare nella storia con la speranza che con la consapevolezza giovanile si possa evitare che tale tragedia possa ripetersi neglia anni a venire.